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Viaggiare sostenibile: alcuni consigli su come fare

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Viaggiare in modo sostenibile si può? La risposta è senza dubbio sì: adottare comportamenti virtuosi durante le proprie vacanze e i propri viaggi, e dunque scegliere di essere turisti consapevoli e rispettosi di ciò che ci si trova di fronte, è un toccasana per i luoghi che si visitano, per l’ambiente in generale e, particolare da non sottovalutare, per la propria salute.

La verità è che negli ultimi anni il lavoro fatto dalle associazioni ambientaliste sta aumentando la consapevolezza dei problemi ambientali, come dimostrato anche dalle tante iniziative che si ripetono ogni anno, come la Giornata della Terra, volta a sensibilizzare le persone sulla salute del nostro pianeta. Tutto questo fermento si riverbera anche nelle scelte dei viaggiatori che hanno a cuore il problema: dato che ogni gesto quotidiano può e dev’essere attuato alla luce dei cambiamenti climatici e della tutela della Terra, viaggiare in modo sostenibile è la naturale conseguenza di una visione a tutto tondo del proprio rapporto con il pianeta in sofferenza.

Ma come si diventa turisti consapevoli? Come viaggiare riducendo l’impatto sui luoghi e sull’ambiente in generale? In questo articolo vedremo qualche consiglio utile a tal proposito.

Diventare viaggiatori sostenibili: alcuni consigli utili

Il turismo sostenibile e responsabile prevede che si rispettino e si tutelino l’ambiente e le culture. È fondato su principi di giustizia sociale e non è volto solo a soddisfare i bisogni dei viaggiatori, ma anche dei luoghi e delle persone che li ospitano. Quando si prepara un viaggio, è bene valutare l’impatto sull’ambiente – per fare scelte volte a ridurre l’inquinamento – e sulla popolazione locale, la cui cultura e i cui usi devono essere rispettati e, anzi, valorizzati.

Ci dev’essere insomma piena sinergia tra le comunità locali, i viaggiatori e le industrie del turismo.

Il turismo di massa ha infatti spesso avuto un impatto negativo sulle società e le persone; ecco perché ad oggi è sempre più forte la richiesta di un turismo più etico e responsabile, che contribuisca anche alla crescita e allo sviluppo locale.

Ovviamente, va attentamente valutato l’impatto inquinante: scegliere un mezzo di trasporto piuttosto che un altro e adottare comportamenti ecosostenibili può ridurre o incrementare l’inquinamento, la produzione di CO2 e, di conseguenza, dare un piccolo, ma significativo, contributo al riscaldamento globale.

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A proposito di mezzi di trasporto, ecco il primo consiglio: evitare, per quanto possibile, l’uso dell’aeroplano e, quando possibile, scegliere il treno. Viaggiare in treno significa tagliare di oltre il 70% le emissioni di gas serra: ovviamente non è sempre possibile prendere il treno, ma quando non è necessario volare, ecco che il treno rappresenta una soluzione ecosostenibile.

Anche scegliere dove alloggiare può influire sull’impatto ambientale  – intendendo ambientale nel senso più ampio possibile: prediligere agriturismi o B&B biologici oppure alberghi che utilizzano energie rinnovabili è un gesto di attenzione per l’ambiente, così come il comportamento durante l’alloggio. Per esempio, utilizzare più volte gli asciugamani prima di cambiarli, spegnere le luci e i condizionatori prima di uscire, usare spazzolini biodegradabili e borracce invece delle bottigliette di plastica sono tutti comportamenti che fanno bene all’ambiente.

Per gli spostamenti all’interno della città, del paese o del villaggio in cui ci si trova devono essere pensati in ottica di ecosostenibilità: perché, per esempio, non sfruttare la bicicletta, mezzo assolutamente non inquinante e che permette anche di mantenersi in salute? La bicicletta, inoltre, permettere di scoprire angoli nascosti o irraggiungibili in auto, permette di vivere maggiormente, e con più consapevolezza, l’atmosfera del luogo. Usare i trasporti pubblici e limitare gli spostamenti in macchina, soprattutto per brevi tratti, sono ugualmente scelte virtuose.

Per quanto riguarda il cibo, poi, un turista consapevole predilige cibi locali, a km zero, frutto della tradizione culinaria del posto, senza pregiudizi, evitando di affollare – se possibile e non in caso di necessità – le multinazionali del fast food.

La cucina è cultura, oltre che un piacere: scoprire i piatti tipici di un luogo e sostenere l’economia locale fanno parte del manuale del perfetto turista sostenibile.

Durante il viaggio, soprattutto se si visitano zone povere del mondo, è bene informarsi a proposito delle eventuali associazioni locali che promuovono lo sviluppo, l’istruzione e i diritti, piuttosto che limitarsi a una semplice elemosina.

A tal proposito, il buon turista sostenibile approccia le comunità locali con rispetto e curiosità; se si viaggia con la famiglia, poi, è importante sensibilizzare i figli al rispetto del luogo e delle persone, insegnando loro la bellezza della diversità.

Abbiamo visto dunque quali sono i primi passi per diventare turisti sostenibili, consapevoli della bellezza del mondo, delle diversità culturali, della necessità di ridurre l’impatto sull’ambiente durante il viaggio, dell’importanza di valutare attentamente ogni singolo gesto. Essere turisti non significa più “vampirizzare” i luoghi in cui ci si trova, senza alcun rispetto per l’ambiente e le comunità locali, ma avere un atteggiamento rispettoso nei confronti delle peculiarità del luogo.

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